Mantenere ossa sane, forti e resistenti è indispensabile per una buona Salute.
Perciò, difendi le tue ossa dall’OSTEOPOROSI. Perché sono davvero molte le funzioni che esse svolgono.
Funzioni delle Ossa
Insieme ai muscoli e ai tendini, consentono il movimento degli arti;
In assenza di movimento, garantiscono supporto e stabilità;
Hanno funzione di riserva e deposito di minerali essenziali come ad esempio calcio , fosforo, sodio e magnesio ;
Il midollo osseo presente al loro interno produce globuli bianchi, globuli rossi e piastrine (le cellule del sangue);
Infine svolgono importanti funzioni di protezione dell’organismo. Ad esempio la gabbia toracica protegge il cuore e i polmoni, le ossa craniche il cervello, e così via.
L’invecchiamento causa una fisiologica perdita di massa ossea dello scheletro. Di conseguenza le ossa diventano più sottili, cioè porose e quindi fragili. In questo caso si parla in di Osteoporosi primitiva.
Ma la perdita di tessuto osseo inizia già intorno ai quarant’anni e può manifestarsi in fragilità ossea.
Osteoporosi: cosa comporta ?
L’Osteoporosi è una malattia scheletrica sistemica degenerativa. E’ caratterizzata da una riduzione della massa ossea con fragilità microstrutturale. Di conseguenza aumenta il rischio fratturativo. La progressiva perdita di sostanza minerale (calcio) comporta la perdita di resistenza e l’alterazione dell’architettura sia esterna (corticale) che interna (trabecolare).
Ne consegue un aumentato rischio di frattura. Ha complicanze invalidanti, anche estreme.
Spesso l’Osteoporosi è una malattia silente. La si definisce perciò anche “Ladra di ossa”. L’esordio clinico è sovente una frattura vertebrale o costale come esito di un trauma minore o perfino di un semplice colpo di tosse.
Tutti i distretti scheletrici possono essere interessati da Osteoporosi. Comunque le ossa più interessate dalla riduzione di tono calcico (osteopenia) sono le vertebre dorso-lombari, il femore e il polso.
Patrimonio osseo e Menopausa
MENOPAUSA
DIFENDI LE TUE OSSA
L’Osteoporosi colpisce sia donne che uomini. Tuttavia è più frequenti nel sesso femminile, specialmente dopo l’arrivo della Menopausa.
Basti pensare che nei primi trenta mesi di menopausa la donna può perdere anche il 30% della massa ossea fisiologica che si è formata nella fase di accrescimento.
Il patrimonio osseo è prezioso. Viene costituito negli anni a partire dalla nascita e, durante l’adolescenza, si forma circa il 40% della massa ossea definitiva.
Ciò fa comprendere che se non si è “massimizzata la massa ossea” durante l’accrescimento, il rischio di Osteoporosi in età adulta è più elevato.
Per quanto detto è bene dunque prendersi cura delle ossa e proteggerle. La strategia vincente coniuga stile di vita e controlli medici appropriati.
La diagnosi di Osteoporosi si basa in primo luogo sull’ esecuzione della densitometria ossea (DEXA o MOC). E’ un esame indolore che permette di calcolare appunto la densità minerale ossea.
Attualmente la M.O.C. risulta essere il metodo di investigazione e prevenzione principe per la valutazione della qualità dell’osso. Inoltre è utile per controllare l’evolversi della malattia. Perciò, insieme ad esami del sangue per il metabolismo dell’osso e ad accertamenti diagnostichi come la radiografia della colonna, la MOC guida la diagnosi della malattia osteoporotica e segue l’evolversi della patologia di chi ne è già affetto.
Eseguito l’esame il medico confronta i dati ricavati con i parametri attesi. Poi si esprime un valore numerico chiamato “T-score” (indicatore della densità minerale relativo all’ipotetico patrimonio massimo di calcio che si ha a 30 anni) e “Z-score” (indicatore della densità minerale relativo alle persone di pari età). Sulla base dei valori di T-score, i valori densitometrici vengono definiti NORMALI, in OSTEOPENIA o in OSTEOPOROSI.
All’esame deve accompagnarsi un’ attenta ANAMNESI. Serve per valutare la presenza di fattori di rischio per fragilità scheletrica e fratture. Il motivo è che nelle cosiddette Osteoporosi secondarie esistono altri fattori che possono influenzare il rischio di frattura. Questo indipendentemente dai valori di densità minerale ossea.
La buona notizia è che si può agire sui fattori di rischio modificabili che incidono per circa il 50 % sulla salute delle ossa, in tutte le fasi della vita. Grazie alla prevenzione primaria puoi proteggere le tue ossa.
1. SEDENTARIETA’
L’osso è un tessuto dinamico a lento turnover. Esiste ormai una specifica evidenza che chi pratica regolare esercizio fisico a carico gravitazionale ha una massa ossea maggiore di un soggetto sedentario.
3. ECCESSO DI ALCOOL
Consumare alcool può ridurre la formazione di nuovo osso. La presenza di forte consumo si associa per di più a condizioni di malnutrizione per quantità insufficienti di calcio introdotte con l’alimentazione.
5. ECCESSO DI CAFFEINA E SODIO
Consumare troppa caffeina che è contenuta non solo nel caffè ma anche in bevande come la cola o negli energy drink, e sodio, la cui principale fonte alimentare è il sale da cucina, può danneggiare l’osso. Questo perchè sia la caffeina che il sodio sono sostanze che inducono la perdita di calcio attraverso le urine. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) raccomanda di non superare la quantità giornaliera complessiva di 5 g di sale da cucina, ovvero 2 gr. di sodio. Si riferisce a quello naturalmente presente nel cibo e aggiunto alle preparazioni e nei condimenti a tavola.
7. BERE POCA ACQUA
L’ acqua garantisce una corretta idratazione quotidiana (almeno 2 litri al giorno) e il buon funzionamento dei nostri organi e sistemi, apparato scheletrico compreso. Le acque calciche rappresentano poi una valida alternativa per chi ha necessità di incrementare l’apporto di calcio.
9. SCARSA ESPOSIZIONE SOLARE
Per mantenere livelli ottimali di vitamina D , un nutriente essenziale per la mineralizzazione dello scheletro e per prevenire le malattie delle ossa, è necessaria l’esposizione alla luce solare.
2. FUMO
Il fumo, sempre dannoso, nuoce anche all’osso. Proprio alcune sostanze contenute nelle sigarette hanno effetto tossico diretto sulle cellule del tessuto osseo, cioè gli osteoblasti , responsabili della formazione delle ossa. Altre sostanze poi concorrono nell’ostacolare l’assorbimento di calcio dagli alimenti. Il calcio è un minerale indispensabile per la salute dello scheletro.
4. DIETA CON SCARSA FRUTTA E VERDURA
Seguire una Dieta equilibrata, è fondamentale per avere ossa forti e sane. Proprio gli alimenti forniscono all’organismo le giuste quantità di micronutrienti, ad esempio magnesio, potassio e vitamina K . Essi svolgono un ruolo prezioso per la salute dell’osso, in aggiunta a calcio e vitamina D.
6. DIETA PRIVA DI LATTE E FORMAGGI
Latte e prodotti lattiero-caseari , come i formaggi, sono fonte alimentare di calcio altamente biodisponibile. Pertanto se consumati con moderazione in una dieta varia ed equilibrata, contribuiscono a raggiungere il fabbisogno quotidiano di calcio (per un adulto 1.000 mg al giorno ).
8. PESO NON ADEGUATO
Un BMI (Indice di Massa Corporea) inferiore a 19 kg/m2 (condizione di sottopeso) è fattore di rischio per l’osteoporosi. La malnutrizione è infatti spesso associata a una carenza di macro e micronutrienti. In particolare, le proteine sono fonte di aminoacidi necessari per mantenere la struttura ossea, la vitamina K è indispensabile per formare l’osteocalcina, la seconda proteina più abbondante nelle ossa dopo il collagene. Anche il magnesio svolge un ruolo importante nella formazione ossea, stimolando la proliferazione degli osteoblasti . Invece lo zinco serve per rinnovare il tessuto osseo e per la sua mineralizzazione. La carenza di questi elementi risulta frequentemente associata a fragilità ossea.
10. TRASCURARE I CONTROLLI MEDICI
L’esame MOC, unitamente a esami strumentali e terapie farmacologiche osteoporotiche, laddove necessari, è strumento prezioso per PREVENIRE, DIAGNOSTICARE o RALLENTARE L’OSTEOPOROSI.
Presso lo Studio Medico Ellisse
il Dott. GALVAGNO esegue
la DENSITOMETRIA OSSEA AD ULTRASUONI (MOC-US). L’ESAME MOC viene subito refertato e consegnato. Include visita anamnestica ed indicazione ad eventuali approfondimenti o terapie farmacologiche.
É un esame rapido, sicuro, indolore e senza radiazioni per il paziente.
Lo strumento utilizzato ha come segmento osseo di indagine il tallone. La sua struttura rispecchia il metabolismo osseo sistemico, e riflette quindi la situazione presente a livello dell’anca. Si ottiene una stima ottimale della mineralizzazione scheletrica generale.
>> CHIAMA E FISSA L’APPUNTAMENTO